Utilizzando l’esperienza maturata in molti anni di studio, con Breve storia della mafia e dell’antimafia Umberto Santino offre una valida sintesi di un aspetto strutturale della storia siciliana.
Il libro comincia con una preliminare operazione di pulizia, e analizzando le idee correnti sulla mafia ne mostra la natura di conformismi di massa. Basti pensare che il più diffuso degli stereotipi presenta il fenomeno mafioso come un’emergenza, che periodicamente si ripresenta e produce allarme sociale con una raffica di omicidi. Ma, scrive Santino, la mafia non va in vacanza fra un omicidio e l’altro ed è un fenomeno che pesantemente condiziona ogni rapporto sociale.
Per coglierne le multiformi sfaccettature viene quindi elaborato il paradigma della complessità, che non si limita a definire la mafia come un insieme di organizzazioni criminali ma include anche quelle pratiche, formalmente legali, finalizzate all’acquisizione e gestione di posizioni di potere: il risultato è l’esercizio di una signoria territoriale tesa a controllare ogni attività e tutte le risorse.
Autrice: Amelia Crisantino
Fonte: la Repubblica
Immagine di copertina: comizio di Umberto Santino dopo l’assassinio di Peppino Impastato, 1978 (dal sito del Centro siciliano di documentazione “Giuseppe Impastato”)